Recupero aree degradate

2018 Oasis Ecosystem

Progettazione e realizzazione di interventi finalizzati a ridurre i fenomeni di desertificazione in atto nell’Oasi di Loiyangalani, in Kenya.

DOVE

Oasi di Loiyangalani, Lago Turkana, Contea di Marsabit, Kenya.

QUANDO

2008-2010. Ricerca e progetto di fattibilità

2015-2018. Progetto esecutivo e realizzazione

CHI

Progettisti / Lorenzo Vallerini – Architect, Landscape Architect,  Scientific Coordinator

Turkana Scientific Research Group – Paolo Altemura e Marco Mazzoni (chimici), Giovanni Caponi (rilevatore), Giancarlo Ceccanti e  Marco Folini (geologi), Piero Magazzini e  Ugo Wolf (agronomi e pedologi)

ArchlandStudio, Florence, Italy. Drawings Design and Project Support: Eleonora Giannini  Architect, Lorenzo Nofroni Landscape architect, Luca Vallerini Designer

Consilium srl , Florence, Italy. Electrical system, Water supply system and sewerage system for  M&C Building: Paolo Breschi,Paolo Frosini  Engineers

Committenti/ Unione Europea e Governo del Kenya –Community Action for Improved Drought Response and Resilience – CAIDRR (SHARE – KENYA). NGO “Veterinarians without Borders-Germany” VSF-G Kenya,Nairobi e  NGO “Water Right Foundation WRF” Italy , Firenze

COSA

Dati Intervento/ Area di indagine e progetto di fattibilità: 395 ha (estensione Oasi di Loiyangalani)

Progetti esecutivi e realizzazioni: PROGETTO 1 – Nuovo pozzo, condotta e serbatoio per la distribuzione dell’acqua: 4.027 mq (1,0 ac). PROGETTO 2 – Ricostruzione dell’oasi, palmeti e silvicoltura: 5.635 mq (1,40 ac). PROGETTO 3 – Zona di coltivazione della Vectiveria zizanoides linn. per la produzione di foraggio: 8.395 mq (2.01 ac). PROGETTO 4 – Centro di monitoraggio e comunicazione, vivaio e  impianto di compostaggio: 854 mq (0,21 ac). PROGETTO 5 – Vivaio forestale: 3379 mq (0,83 ac)

 

Oasis Ecosystem è un progetto che mette in relazione i tre elementi fondamentali per la vita, ovvero la ricostruzione del suolo, l’approvvigionamento di acqua e la piantagione di alberi, arbusti ed erbacee, finalizzato ad ampliare l’ecosistema dell’Oasi di Loiyangalani e a difenderlo dall’avanzata della desertificazione. Il paesaggio arido e semi-arido dell’area del Lago Turkana, lungo il quale si trova l’Oasi, è una estremizzazione di quanto sta avvenendo in varie parti del mondo a causa del cambiamento climatico, è un caso limite che un domani non troppo lontano potrà manifestarsi anche in aree geografiche più a nord, nelle aree costiere ed interne del  Mediterraneo e nel nostro paese. Il progetto, perciò, non solo affronta e fornisce soluzioni locali per l’Oasi, ma si propone come prototipo sperimentale di modalità progettuali dell’ambiente e di coinvolgimento-educazione delle popolazioni interessate dagli effetti del cambiamento climatico e della desertificazione,  che potrebbe essere replicato  in altre zone africane e nel sud Europa.

La regione del Lago Turkana, lungo quasi 300 Km,  è il  luogo delle origini dell’uomo; da qui sono partiti tutti gli uomini che oggi popolano la Terra. Se in quei lontani tempi si aveva a disposizione un ambiente ricco di risorse e tendenzialmente umido, oggi tutta la regione ed il bacino del Lago Turkana sono caratterizzati da terre aride e semiaride sul 100% del loro territorio. Il processo di desertificazione in atto sta portando ad una riduzione della capacità del suolo di produrre risorse e servizi dalle quali dipendono le popolazioni che qui vivono. In questo luogo, più di ogni altro, cibo, acqua, territorio rappresentano gli elementi su cui si fonda e da cui dipende la vita di queste genti.  Conservare e migliorare lo stato dell’ambiente non solo rappresenta un fattore cruciale per la loro sopravvivenza  e la conservazione della loro identità, ma anche per avere la possibilità di evitare in un prossimo futuro una forzata emigrazione verso altre aree della regione e/o verso altre aree geografiche.

Con il progetto Oasis Ecosystem  si è realizzata una “rivegetazione” per ampliare l’ecosistema dell’Oasi di Loiyangalani,  aumentare la produttività alimentare e  fornire nuove aree di “foraggio” per gli animali domestici che sono una delle principali cause/effetti di degradazione del suolo. Per realizzare tutto ciò è stato indispensabile anche  incrementare le risorse idriche disponibili. Nonostante, infatti, a Loiyangalani (circa 390 ettari) vi sia una importante  presenza di acqua proveniente dal Monte Kulal, anche la zona dell’Oasi è di per sé arida e con suoli sterili, molto calda e percorsa da venti forti, con una grande massa di acqua, quella del Lago Turkana, apparentemente disponibile, ma, causa la forte alcalinità delle sue acque, non utilizzabile per scopi potabili né per finalità irrigue.

Il progetto Oasis Ecosystem si è caratterizzato per una ricerca applicata “sul campo” sviluppata su basi scientifiche utilizzando, per quanto possibile, le conoscenze tradizionali locali, ma anche tecnologie innovative “semplici” e “rinnovabili”, per cinque progetti pilota:

1-l’accesso all’acqua e  la realizzazione di  nuovi punti di distribuzione;

2-la ricostruzione dell’ecosistema vegetale dell’Oasi, in consociazione con alberi da frutta ed orticoltura, per produrre cibo;

3-la coltivazione di aree destinate a produzione di foraggio;

4-la realizzazione della nuova Nursery ed un impianto di compostaggio con un Centro di Monitoraggio e Documentazione (M&C Centre);

5- l’attivazione e lo sviluppo di attività  di informazione, sensibilizzazione e formazione professionale.

I cinque progetti nel loro insieme, sono stati, anche e soprattutto, il punto di partenza ed una dimostrazione pratica di fattibilità per le autorità e le popolazioni locali, magari ampliabile o ripetibile in altre zone.

L’obiettivo è stato quello di “chiudere il cerchio”, ovvero di dare opportunità agli uomini che vivono in queste terre di potervi rimanere mantenendo le loro identità culturali, e, ancora una volta in questi luoghi che “… danno un’idea abbastanza precisa di come doveva essere il mondo subito dopo la creazione del cielo e della terra …”[1], l’uomo è al centro del cambiamento, nel bene e nel male.  Alle origini, quando da qui partì per allargarsi al mondo, oggi, forse per dare una indicazione, una road map per affrontare un futuro diverso che si dovrà forzatamente evolvere verso situazioni di maggior equilibrio se si vuole che questo futuro sia ancora in mano agli uomini.

[1] Alberto Moravia, “La ragazza di Baragoi”,  in Alberto Moravia ‘Lettere dal Sahara”,Bompiani Editore, marzo 2007, Milano

PUBBLICAZIONI/LINK

  • Nofroni L., 2019. Contrastare la desertificazione, Combating desertification, in “Architettura del Paesaggio” n.38 pagg 36-41, Edifir Edizioni, Firenze, 2019 (ISSN 1125-0259).
  • Vallerini L., 2018. The origins of the  Earth and  man (Vol. 1). DIDA Press University of Florence,  Firenze (ISBN 978-88-3338-009-4).
  • Vallerini L., Buono N., Falqui A., 2015. Conservation and reconstruction of the oasis ecosystem of Loiyangalani – Project to combat desertification and for water resources management – Turkana Lake, Loiyangalani District, Marsabit County, in “Book of Abstracts-Combating desertification/land degradation and drought for poverty reduction and sustainable development: the contribution of science, technology, traditional knowledge and practices”, 3rd Scientific Conference UNCCD, 12 March 2015, Cancùn, Mexico.
  • Ceccanti G., Vallerini L., 2011, Oasis of Loiyangalani Kenya Combat Desertification Water Resource Management, in “AQUA mundi Journal of water sciences,  Volume 02, Issue 01,June 2011” pagg. 15-26, Production Scribo s.r.l., Firenze, 2011 (ISSN 2038-3584).

Link al libro “The origins of the Earth and man”

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