Infrastrutture e servizi

2017 Galleria del Melarancio – Giogoli ripristino Cantiere C5 e Rinaturalizzazione 

I lavori della Terza Corsia nell’area fiorentina, 2000-2020, hanno interessato un tratto autostradale di circa 22 Km intersecato da viabilità radiali (autostrada Firenze-Mare, superstrada Firenze-Pisa-Livorno, superstrada Firenze-Siena, ecc.) con l’ampliamento a tre corsie di marcia e emergenza per ogni senso di marcia e con un’articolazione degli interventi di carattere ambientale e paesaggistico, di interconnessione-miglioramento funzionale con la viabilità esistente e con le aree urbane attraversate .

Gli interventi di mitigazione e compensazione  nel tratto ricadente nel Comune di Scandicci hanno riguardato diverse aree, tra queste il progetto  nell’area di Giogoli riguarda la riqualificazione di un’area  trasformata dalle profonde alterazioni di un grande cantiere, con depositi di materiali, silos e di terre da scavo, nonché uffici direzionali e un villaggio per gli operai della Terza Corsia della A1 che corre ad anello attorno a Firenze.

DOVE

Comune di Scandicci (FI) – Autostrada A1 Milano-Napoli, Ampliamento alla Terza Corsia Barberino di Mugello-Incisa Valdarno –Tratto  Firenze Nord-Firenze Sud Tratta B- Lotto 5- Italia (Regione Toscana).

QUANDO

2005 – 2015. Progettazione preliminare e definitiva di soluzioni progettuali afferenti l’organizzazione del cantiere, il deposito terre, l’inserimento paesaggistico dell’imbocco della Galleria del Melarancio, la sistemazione ambientale e paesaggistica.

2016 – 2017. Progettazione Esecutiva della Sistemazione Ambientale e Paesaggistica Cantiere C5 Depositi Terre e Rinaturalizzazione.

2017. Progetto Esecutivo dell’Impianto di Irrigazione per le opere a verde della sistemazione ambientale.

2017 – 2018. Direzione Artistica dei lavori.

CHI

Committente/ Spea Engineering S.p.A.-Milano, Autostrade per l’Italia S.p.A. Roma

Progettisti / Gruppo tecnico

Progettisti: Project Manager  Ing. Gabriel Guillermo Fava; Responsabile Architettura e Paesaggio arch. Enrico Francesconi; Responsabile Integrazione Prestazioni Specialistiche Ing. Andrea Federico Ceppi; Direttore Tecnico ing. Orlando Mazza- Spea Engineering S.p.A.-Milano.

Progettisti del Paesaggio: arch. Lorenzo Vallerini, arch. Lorenzo Nofroni- ArchLandStudio, Firenze; collaboratori: arch. Tessa Matteini, arch. Franco Micaelli,  arch. Ilaria Spinicchia.

COSA

Dati Intervento/ E’ un’area interclusa tra due tratti autostradali e l’imbocco della nuova Galleria del Melarancio per  4,6 ha. circa.

E’ complessivamente una zona di notevole pregio paesaggistico, con sistemazioni idraulico-agrarie, testimoniali degli antichi metodi di coltivazione connessi alla mezzadria ma ancora significativi e di forte rilevanza estetica e con insediamenti ed edifici storici inseriti nella morfologia naturale delle colline che diradano dolcemente verso il torrente Vingone a ovest e attraversate nel fondovalle dalle opere dell’autostrada A1. In particolare la nuova galleria naturale Melarancio, che per 580 metri buca la collina verso la valle della Greve.  Nello stato dell’area antecedente l’inizio della trasformazione a deposito-cantiere  agli inizi del 2000 l’area era occupata da un vigneto produttivo e da coltivazioni ad olivo, nonché residuali aree boscate.

L’area del Cantiere C5, sin dagli inizi, è stata impostata paesaggisticamente adattandola alla morfologia esistente con  la realizzazione di due ripiani distinti, poi completamente asfaltati, raccordati da scarpate che, in fase di recupero, hanno però permesso di restituire all’area la sua forma con un numero limitato di opere. A valle, lungo il tracciato autostradale ha trovato collocazione un’area utilizzata per lo stoccaggio materiali.

Il progetto ha costantemente ricercato  un collegamento formale con il paesaggio circostante con riconfigurazioni morfologiche che si innestassero il più possibile con gli andamenti del terreno esistenti per dare una continuità formale all’intero intervento, ha usato specie vegetali rustiche per ridurre gli oneri di manutenzione, ha applicato tecniche di “ingegneria naturalistica” per i drenaggi ed il consolidamento dei terreni che permettessero lo sviluppo delle piante e, al contempo, evitassero fenomeni erosivi.

Il nuovo paesaggio che si presenta agli occhi degli utenti dall’Autostrada, nonché alla vista di coloro che abitano le pendici collinari circostanti, è di fatto costituito da:

  1. Un sistema di ampi terrazzi con lievi pendenze verso valle delimitati da ciglionamenti molto dolci in continuità con i nuovi versanti
  2. Due linee-fossi di guardia in pietra che scandiscono le nuove morfologie
  3. Una fitta piantagione ad olivi che riprende la regolarità geometrica degli impianti esistenti, ma ordinata secondo una orditura a quinconce o a filare a seconda delle future modalità gestionali, rispettivamente di competenza di Autostrade e dei privati proprietari dei terreni ai quali viene  restituita al termine della fasi di collaudo
  4. Una serie di linee di vegetazione arbustiva in corrispondenza delle linee dei ciglionamenti
  5. Una fascia di vegetazione ripariale lungo il fosso a valle
  6. Una strada di servizio che dal sovrappasso autostradale porta sino alle antenne poste sopra l’imbocco della nuova galleria del Melarancio per la manutenzione ed a servizio dell’area produttiva ad olivi.

La Morfologia finale dell’area si configura, dunque, come un versante raccordato a monte alla nuova carreggiata ed a valle al fosso che scorre ai piedi della vecchia carreggiata, mentre sul lato verso l’imbocco delle gallerie si stempera nei due ampi terrazzamenti dell’ex-cantiere C5 e, al lato opposto, si raccorda al falso piano che conduce al sottopasso di servizio.

Il sistema di smaltimento delle acque meteoriche è composto da due principali fossi artificiali e da un sistema di drenaggi superficiali.

Per la ricostruzione del suolo, sono state previste soluzioni atte a garantire l’attecchimento delle nuove piantagioni su aree già soggette a profonde modificazioni, in primis quelle del cantiere C5 prima  coperte da cemento e asfalto o detriti vari.

PUBBLICAZIONI

Vallerini L., 2005, , Terza corsia dell’Autosole e trasformazioni urbane (Casellina-Scandicci), in “OPERE Rivista Toscana di Architettura”, n. 9, giugno-luglio 2005, Edizioni della Meridiana, Firenze

Vallerini L. (a cura di), 2009, Il paesaggio attraversato – Inserimento paesaggistico di grandi infrastrutture lineari, Edifir Edizioni, Firenze (ISBN 978-88-7970-405-2)

Vallerini L., 2010, Paesaggio e infrastrutture, in Rivista “Architettura del Paesaggio”, n. 23, luglio-dicembre, Paysage Ed., Milano (ISSN 1125-0259)

Vallerini L. (a cura di),2010, Piano Progetto Paesaggio – Gestire le trasformazioni paesaggistiche, temi e strumenti per la qualità, Pacini Editore, Pisa (ISBN 978-88-6315-261-6)

Vallerini L., 2021, Galleria del Melarancio- Giogoli ripristino Cantiere C5 e Rinaturalizzazione, in “Integrazione infrastrutturale e resilienza paesaggistica” di Francesconi E. e Vallerini L., Rivista “Topscape”, n°45 2021, Paysage Ed., Milano (ISSN 1125-0259)