Parchi, giardini e piazze

2016 Parco urbano di Via Goito “all’Erbuccia”

Un’area di circa 61.800 mq sita nel centro di Livorno e di proprietà privata era classificata dallo strumento urbanistico comunale  come  “area di trasformazione per servizi”, sulla quale era ammessa l’edificazione previa approvazione di un “piano unitario” e successiva cessione all’Amministrazione dell’80% della superficie territoriale da destinare  ad area per servizi ed opere di urbanizzazione. L’area di intervento, pur se localizzata in una parte residenziale e per servizi alla città,  era ed è caratterizzata da avanzati stati di totale abbandono con aspetti di degrado, anche sociale, e con usi impropri ed occupazioni spontanee su vasti appezzamenti coltivati ad orto. La Cooperativa CLC, proprietaria dell’area, aveva proposto all’A.C. congiuntamente alla presentazione del piano unitario il progetto di un parco urbano da realizzare a scomputo degli oneri sulla parte di terreno da cedere.

DOVE

Comune di Livorno (LI) – Toscana – Italia.

QUANDO

2015.  Progettazione architettonica paesaggistica, progetto preliminare, definitivo ed esecutivo. Convenzione di incarico n. 9134 del 23/07/2015.

2015-16.  Progetto Preliminare approvato con Delibere Giunta Comunale n.339 del 22/12/2015, n. 180 del 08/07/2016, n.373  del  29/12/16.

2017.  Convenzione di incarico n. 9134  Integrazione del 22 febbraio 2017 per Tavolo tecnico per attività di partecipazione.

2017.  Delibera Giunta Comunale  n.618/2017  art. 44 N.T.A. del R.U. “La collaborazione dei cittadini aree di trasformazione per servizi” approvazione  Linee Guida  per la progettazione del Parco di Via Goito.

CHI

Progettisti/ Prof. arch. Lorenzo Vallerini in collaborazione con arch.tti Lorenzo Nofroni, Elisa Lucattini, Stefania Nannetti, Eleonora Giannini, Carlotta Barabesi (tirocinante).

Committente/ Soc.Coop CLC Cooperativa Lavoratori delle Costruzioni, Livorno.

COSA

Dati Intervento/ Area totale del parco,  circa 5,00 ettari.

La località Erbuccia era situata sul prolungamento di via dell’Ambrogiana che, conosciuta da prima del 1582 come strada “del’Imbragiana”, era detta anche Via dell’Erbuccia.  La planimetria ottocentesca del Catasto Leopoldino individua, poi,  la fattoria-villa “All’Erbuccia” proprio al centro della nostra area parco.

Naturale è stato pensare al nuovo parco urbano come “Parco all’Erbuccia”.

La collocazione dell’area, la sua matrice storica di origine improntata a coltivazioni agricole, i suoi principali elementi caratterizzanti, l’opportunità, in linea con le principali esperienze di parchi urbani contemporanei in Europa ed in Italia, di  far giocare al futuro parco un ruolo molto rilevante in una politica di sviluppo sostenibile (ecologico e sociale) e la necessità di garantire tutte le future attività di gestione, per promuovere attività di partecipazione e per  stimolare le attività produttive e le iniziative economiche indotte, hanno indirizzato l’idea progettuale verso alcuni obiettivi:

  1. Valorizzare gli elementi caratterizzanti e quelli di matrice storica dell’area inglobandoli nel disegno del nuovo parco;
  2. Collegare il parco alle aree residenziali limitrofe (esistenti e previste), ai servizi ed alla città, aprirlo il più possibile all’esterno in più punti;
  3. Sviluppare spazi agro-ambientali produttivi come nuova forma di spazio pubblico ricreativo;
  4. Utilizzare specie vegetali impiegate in agricoltura e riprendere il disegno della maglia agraria in un contesto urbanizzato;
  5. Pensare ad una gestione ecologica e sostenibile tramite: ampie aree boscate (esistenti e nuove), produzione agricola autogestita (individuale, collettiva e aziendale), utilizzo di animali per la gestione dei prati ricreativi, produzione-vendita di prodotti alimentari a Kmzero, riciclo dei rifiuti organici,  integrazione energetica e idrica anche attraverso  impianti collocati  nei nuovi edifici (residenzaili e/o di servizio al parco);
  6. Dotare il parco di una struttura per la sosta-ristoro, il coordinamento della gestione, le attività educative e culturali ed eventuali spazi espositivi temporanei dedicati all’arte, alla tradizione agricola, alla natura e al mondo vegetale.

Il disegno del parco, come indicato dall’A.C., ruota attorno ad un asse-cono centrale caratterizzato da filari alberati, in una ideale connessione tra la parte contemporanea della città a sud  a quella storica di Villa Cheloni e delle altre Ville storiche a nord .

La struttura ortogonale dei muri storici di confinazione (soggetti ad interventi di restauro-ristrutturazione) e la percorribilità dettata dai nuovi accessi danno il supporto ad una suddivisione degli spazi che riprende idealmente l’originaria maglia agricola dell’area, scansionando aree ricreative a prato, orti sociali, aree agricole a graminacee e per allevamento, frutteti.

Mentre il lato est del parco, caratterizzato dai nuovi insediamenti residenziali ed aperto alle due aree scolastiche, è definito dalle esistenti e nuove aree boscate e dagli spazi ricreativi a prato, quello ovest, aperto sul denso edificato di Via Goito, è caratterizzato dagli ampi spazi dedicati all’agricoltura urbana.

Il sistema degli accessi, dei parcheggi  e dei percorsi permette una capillare fruibilità di tutta l’area, delle  aree di aggregazione e degli  edifici di servizio in un alternarsi di componenti areali, lineari e puntiformi.

Le varie parti del parco sono connotate da una serie di aree diversamente attrezzate come luoghi di aggregazione e/o produzione di beni e servizi, quali il Centro Energia-Gestione-Ristoro a sud, il Giardino “Concluso” o della Sosta a nord, i Servizi Comuni degli Orti Urbani e l’Area Fattoria a ovest, l’Area Pubblica Gioco per Bambini di Via Goito a sud-ovet  e l’Area Mercato a Kmzero a sud-est.