Paesaggio e territorio

2002 Parco della Piana – Firenze

Progetto Direttore per il Parco della Piana (Piano Strutturale).

Il caso del Parco della Piana, un’area “vuota” di circa 460 ettari racchiusa da una conurbazione che tende a saldarsi senza soluzione di continuità, rappresenta  per l’area metropolitana fiorentina un’occasione importante per tentare di dare alla città quella “buona forma”, ma anche un’opportunità di riequilibrio ambientale all’ecosistema urbano, per dare ai cittadini occasioni di incontro e di movimento all’aria aperta ma anche  di contatto con gli elementi naturali e del paesaggio.

DOVE

Comune di Sesto Fiorentino (provincia di Firenze)

QUANDO

2001-2002

CHI

Progettisti / Lorenzo Vallerini

Consulenti: arch. Andrea Meli

Collaboratori: arch. Ilaria Spinicchia

Committenti/ Comune di Sesto Fiorentino (provincia di Firenze)

COSA

Dati Intervento/ 460 ettari.

Il progetto direttore, fin dalla determinazione degli indirizzi per il piano strutturale di cui è parte integrante, ha evidenziato come la  proposizione di un parco fortemente disegnato e tutto soggetto ad azioni di tipo pubblico non fosse risultata fattibile, sia in relazione alle preesistenze naturali-paesistiche che per le dimensioni delle superfici da assoggettare ad esproprio e intervento progettuale.

Per rispondere, invece, agli obiettivi generali di formazione del parco che hanno indicato strade alternative a quelle di un “parco urbano”, il progetto direttore ha individuato quattro principali politiche d’azione:

  • gli spazi aperti: la tutela attiva delle componenti naturali, paesistiche e produttive;
  • il sistema delle acque: la linfa del parco;
  • il sistema dell’accessibilità e percorribilità: i punti critici e le permeabilità;
  • le attività ricreative ed i servizi: la fruizione come valorizzazione e controllo.

Dato che circa l’80% dei suoli è di proprietà privata, la tutela delle componenti naturali (zone umide), paesistiche e produttive passa attraverso un rilancio delle attività agricole “di qualità” (agricoltura biologica, attività agro-forestali, agriturismo, tempo libero, ecc.), il mantenimento dei livelli idrici nelle zone umide e nel sistema dei fossi e dei canali legati agli interventi di bonifica e regimazione idraulica dell’area che costituisce lo “scheletro” su cui si appoggia il sistema-parco.

Senza l’acqua, infatti, il Parco, ed in particolar modo questo territorio di bonifica, non può vivere.

il Progetto Direttore da indicazioni per l’inserimento paesistico delle infrastrutture esistenti e previste tramite opere di mitigazione, per l’integrazione delle aree urbanizzate e per la salvaguardia degli spazi liberi di importanza visuale strategica.

Il Parco è chiuso-circondato da un sistema urbano-infrastrutturale che impedisce una adeguata permeabilità fisica e  garantire l’accessibilità è vitale per assicurare un rapporto con la città e con gli utenti del parco. Per rispondere a questa esigenza il Progetto Direttore  ha individuato alcuni irrinunciabili punti di accesso costituiti da le tre Porte del Parco  e da Punti di Informazione e alcuni Nodi di Collegamento Funzionale, mentre per la percorribilità sono state definite due principali  direttrici di attraversamento ed una rete viaria che ne permette la fruizione in tutte le direzioni, collegata alla previsioni di percorribilità ciclo-pedonale proposte nel Piano Strutturale.

Le attività ricreative ed i servizi sono gli elementi che permettono una nuova e più completa modalità di fruizione del Parco e rappresentano la riappropriazione da parte dei cittadini di un territorio dimenticato.

Ma il Parco offre  anche altre opportunità ricreative più diffuse, come orti sociali, attività od ospitalità agrituristiche, nonché una fruizione capillare di tutti i paesaggi che compongono la Piana e delle zone umide attraverso una rete di sentieri e strade che incrociano tutti i punti salienti del Parco.

Il Parco stesso, infine , svolge una funzione ricreativa di sé, così come è, per il piacere – e non è cosa da poco!- di andare in uno spazio aperto libero da insediamenti urbani, ma vicino, a poca distanza dalla propria abitazione.